Fiordiligi merita bene due parole. S’è partita di Parigi per rintracciare Brandimarte, scomparso, senza nemmeno dirle addio (XXIV, 54). Aveva fatto il medesimo ai tempi dell’Innamorato (II, XIII, 9). Alla fine lo trova, come era pure accaduto presso il Boiardo (I, XIX, 55) dopo un’altra lunga separazione. Con lui se ne viene al ponte, dove, pur troppo, è costretta a lasciarlo (XXXI, 77). Una sventura simile assai le era toccata al Ponte dell’Oblio (Inn., I, X, 3). Ed allora, al pari di adesso, s’era messa in cerca di chi potesse tentare la liberazione; ed aveva trovato Rinaldo (Ib., XI, 47), e lo aveva condotto a quella volta, come nel Furioso trova Bradamante e la guida al ponticello (XXXV, 33). Le analogie si fermano per strada, in grazia d’un centauro (Inn., I, XIII, 51). Qui dunque mi congedo da Fiordiligi, per mettermi al fianco di Bradamante ed accompagnarla un bel tratto. M’è convenuto intrometterla un po’ disordinatamente nelle avventure del ponte. Ora torno addietro parecchi passi, e la vado a trovare al suo Montalbano, come se neppure si fosse mossa mai di colà.
[472] CAPITOLO XVII
Bradamante a Montalbano. - Gelosie. - Partenza. - Lancia incantata. - Ullania. - I panni scorciati. - Rocca di Tristano. - Storia di Clodione. - Il paragone della bellezza. - Bradamante ad Arli. - Sfida e giostre. - Marfisa e Ruggiero. - Marganorre il Fellone. - Storia di Cilandro. - Storia di Tanacro.
L’amore, per la Bradamante dell’Ariosto, è il supremo fra tutti i sentimenti, la molla di ogni azione.
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