Or escoutés.»(1882)
Comincia dal lodare di grande prodezza il re Uterpandragon, dicendo di non credere sia ora al mondo cavaliere di tanta bontà, «comme il estoit a celui temps que il regna. Tout droictement en celle saison que il fut nouveaulx chevalier, advint que il arriva en ce pays une dame qui moult estoit belle. Je oÿ puis par maintes fois parler de la bonté et de la beaulté de celle dame.... Pour ce que il aimoit la dame de moult [496] grant amour, repparoit(1883) il voulentiers en ceste contree», studiandosi che la cosa rimanesse segreta quanto fosse possibile.(1884) Una volta fra l’altre prende alloggio in questo medesimo ricetto, a quel tempo assai più piccolo, non avendo seco né valletto né scudiero, sì che nessuno lo riconosce. Faceva anche allora un tempo indiavolato.(1885) «A tant evous(1886) ung autre chevalier qui vint la hors», di piccolissima statura: «Et pour tout le mal temps qu’il faisoit, adont(1887) ne remanoit que il ne menast avecques luy une sienne damoiselle.»(1888) Egli chiama, e domanda albergo. Gli è risposto esserci già venuto un altro cavaliere, e la piccolezza della casa non permettere di alloggiare convenevolmente due cavalieri ad un tempo. Lo straniero, che in nessun modo vuol restar fuori, pensa un pochino, e poi arditamente afferma che la persona da loro accolta non è altrimenti un cavaliere: «Je le cognois, et sçay de vray qu’il n’est pas chevalier. Et pour ce que il n’est chevalier et chevalier se fait, vous ne le devriés recepvoir en vostre hostel, mais le chassier dehors.
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Uterpandragon
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