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      Il re Apollo di Leonoys, poco dopo l’istituzione di quella legge contro le adultere che ci dette occasione di parlare di lui,(1980) è invitato in Gallia all’incoronazione di re Clodoveo; e ci va colla moglie. Di lei invaghisce pazzamente un figliuolo di Clodoveo, cavaliere novello, «moult bel et moult preuz des armes et de son cors moult hardiz».(1981) Non può trattenersi dal manifestare il suo amore alla donna; ed essa, che già antecedentemente ci è stata descritta come onestissima,(1982) «l’en tint a fol», e gli dice che guai a lui se più facesse parola di ciò. Il giovane aspetta, tanto che gli ospiti se ne vanno. Saputa la via che avrebbe tenuto re Apollo, «il prist compaignie ou il bien se fioit, [523] chevaliers et sarjanz bien armés; et se mistrent en une forest.»(1983) Al passare di là tutta la gente di Apollo è uccisa; e il re stesso, che era senz’armatura, è ferito gravissimamente e preso senza difficoltà, ed è chiuso in prigione. La donna è condotta in una torre, dove a lei viene l’innamorato, credendosi averne il suo desiderio. Essa, appena lo vede, gli dice: «Vassal, por qoi m’avez si honie, qi mon seignor m’avez navrez a mort, qi ça estoit venuz por vostre honour? Vous m’avez avilee et abessiee a toz les jors de ma vie; et encore me cuidoiez(1984) vos plus honir! Ce ne puet estre: jamès greigneure(1985) honte ne me feroiz qe fet m’avez. Lors s’adresce vers unes fenestres de la tour, qi estoient hautez de terre merveilleusement, si se lance maintenant jus; et au cheoir q’elle fet, maintenant li part l’ame du cors.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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