»(1986) ll giovane rimane sbalordito, e rimprovera amaramente sé stesso. «Il fist prendre le cors», e gli dà celatamente sepoltura; quindi «fist regarder les plaies le roi(1987), por savoir se il peüst garir».(1988) Ma esse sono riconosciute mortali; ed Apollo muore difatti. In che modo Clodoveo venga a scoprire il delitto del figliuolo, non è cosa di cui noi s’abbia da occuparci; solo non è da tacere, come, padre inflessibilmente giusto, faccia ardere il colpevole.
Tutto ciò per la parte introduttoria; quanto al vero dramma, l’Ariosto lo prese da un fatto - autentico o no, poco importa - tramandatoci da Plutarco nel trattato Intorno alle virtù delle Donne, e ripetuto dal Barbaro, De re uxoria(1989), e dal Castiglione, Cortegiano, l. III(1990). Che Lodovico avesse presente il racconto del Cortegiano, si potrebbe asserire anche avanti di convincersene con prove di fatto. Siccome il libro era stato dedicato originariamente ad Alfonso Ariosto, cugino del nostro poeta, questi dovette già averne conoscenza parecchio prima che un’indiscretezza di Vittoria Colonna costringesse l’autore a pubblicarlo, nel 1528. Il singolare si è che il Cortegiano non basti [524] da solo, sicché gli convenga dividere con altri la gloria di essere stato fonte al Furioso, e contentarsi della parte minore. Diamogli fiduciosamente compagno il De re uxoria, donde già altra volta resultò essersi tratto in beneficio del nostro poema un esempio di virtù femminile, non meno insigne di questo.(1991) Anzi, essendo necessario sentire tutto intero il fatto da un solo scrittore, concediamo la preferenza al meno noto oggidì; (1992) e perché si tenne ben più fedele al testo greco,(1993) e perché ragione assai più compiuta dell’imitazione ariostea.
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