106), al Presto, Prete Janni, o Preteianni.
Chi non sa quanto si sia favoleggiato, dal secolo XII in poi, di questo misterioso personaggio, signore potentissimo e ricchissimo di un’immensa oasi cristiana in mezzo agl’infedeli, prima nell’Asia, poi prevalentemente nelle regioni africane [529] donde veniva il Nilo? Ma a noi non è del Prete Janni in genere che può importare;(2020) bensì, del Prete Janni nei romanzi cavallereschi.(2021)
Sono gl’Italiani che lo introducono in questo nuovo mondo, o, per dir meglio, che introducono presso di lui qualche loro cavaliere. Il suo posto resta sempre angusto assai; di lui non si fa già un personaggio abituale, come di un suo quasi confratello, il Veglio della Montagna. Si ammette episodicamente in una famiglia speciale di composizioni, che si potrebbe chiamare il Ciclo dei Viaggiatori. Capostipite della schiatta è l’Ugo d’Alvernia, rappresentato da ben cinque testi:(2022) due franco-italiani, l’uno conservatoci - acefalo - da un codice padovano, -(2023) l’altro da uno berlinese(2024) ed uno torinese(2025); due toscani, dei [530] quali uno in prosa,(2026) ed uno in ottava rima pervenutoci nell’autografo di Michelangelo da Volterra;(2027) un quinto in ottava rima ancor esso, che mi contenterò di dire italiano,(2028) e che è il solo individuo della famiglia a cui gli stampatori abbiano prestato in antico, assai poco meritamente, i loro servigi.(2029)
Della redazione prosaica, nata direttamente dalle franco-italiane, fu autore - cioè traduttore e compilatore -, come di tanti altri romanzi in prosa, Andrea da Barberino, il quale condusse sul medesimo tipo il Guerrin Meschino, così prodigiosamente popolare in tutta quanta l’Italia.
| |
Prete Janni Preteianni Asia Nilo Prete Janni Prete Janni Italiani Veglio Montagna Ciclo Viaggiatori Ugo Alvernia Michelangelo Volterra Andrea Barberino Guerrin Meschino Italia
|