p. 610, r. 24, margine a destraSi guardi alla musica. Qui l’invenzione del motivo è tutto: fuori di lì c’è abilità tecnica, non altro.
p. 611, margine superioreDa ricordare un passo del Goethe, Zur Naturwissenschaft, riportato come epigrafe dallo Zenker, Die Tristansage [...], nelle «Roman. Forsch.», XXIX, 321. Il G. [671] difende contro l’accusa di plagio il «bildende Künstler» che «etwas schon Vorhandenes auf einen höhern, ja den höchsten Grad der Bearbeitung bringt». Chi mai gli darebbe torto? - E s’ammetterà subito che qualche cosa di simile s’abbia anche nell’ordine letterario. Ma qui ci son limiti. Si veda tutto il luogo nel testo integrale.
p. 611, r. 1
Cfr. Seneca, Suas., 3, 7: «... itaque fuisse quod in multis aliis versibus Virgilius fecerat, non surripiendi causa, sed palam imitandi, hoc animo, ut vellet agnosci».
p. 611, r. 7, margine destroCfr. Cortegiano, I, 30, in fine. Quanto al sentimento del Castiglione, V. la chiusa del c. 32, e del 36, e c. 37 l. 10 sgg. - Importante per noi il fatto che ai francesi del secolo XVI, come dei prestiti tolti dai latini, non si muova appunto di quelli presi dagli italiani. V. «Rev. d’hist. litt. de la Fr.», XVII, 866. Per le deduzioni, cfr. tuttavia Vossler, «Lrbl.», XXXI, 324.
p. 611, r. 16, margine sinistroV. Fumagalli, La fort. dell’O. F. in It., p. 58.
p. 611, margine inferioreSi veda ciò che il Bédier scrive dello Chateaubriand, come conclusione allo scritto Chateaubriand en Amérique, «Rev. d’hist. litt. de la Fr.», VI, 120. E con lui egli accoppia André Chénier.
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