Per me invece la soluzione è più complicata. Ho le prove dell’esistenza di due Ludovico Ariosto ferraresi; il primo ecclesiastico, morto nel 1576, il secondo seppellito a Ferrara nel 1577. Con uno di essi deve essere identificato il Ludovico Ariosto che chiosò il cod. del Quadriregio allo scopo di cavarne idee e ispirazioni per la fabbrica di un poema nel quale voleva imitare il Furioso. Questa supposizione può essere corroborata dalla notizia fornita dal Doni (Seconda libreria, c. 82 r) che nel 1551 attribuiva a un Ludovico Ariosto la composizione del poema, intitolato Rinaldo Ardito e rimasto inedito. Questo poema non ha nessuna relazione con il rozzo poema frammentario, oggi alla Braidense, rinvenuto fra le carte ariostee conservate dai discendenti del poeta e pubblicato col nome di Rinaldo ardito. Il poema braidense fu composto da un cortigiano estense intorno al 1525 e forse fu dato dall’autore all’Ariosto perché lo esaminasse. Erroneamente i dotti hanno creduto che fosse il Rinaldo ardito, menzionato dal Doni nel 1551.
Ma, poiché sarebbe davvero miracoloso che un omonimo dell’Ariosto avesse composto un poema cavalleresco, in cui, al VI canto, proprio come nell’O. Furioso, il paladino Ruggiero combattesse contro animali favolosi per entrare nel palazzo di Alcina, è opportuno pensare piuttosto che l’ignoto Ludovico Ariosto letterato, oltre a voler emulare il suo grande antenato con un poema originale, avesse in animo di riformare il Furioso, sia seguendo l’esempio del Berni, il cui rifacimento dell’Innamorato era venuto alla luce nel 1541, sia trasformandolo e modificandolo per renderlo conforme ai costumi più castigati imposti dalla Controriforma.
| |
Ludovico Ariosto Ferrara Ludovico Ariosto Quadriregio Furioso Doni Ludovico Ariosto Rinaldo Ardito Braidense Rinaldo Ariosto Rinaldo Doni Ariosto Ruggiero Alcina Ludovico Ariosto Furioso Berni Innamorato Controriforma
|