Ma quella generazione non curò mai d’approfondire i problemi riguardanti la pura bellezza, anzi li disdegnò come oziosi ed inutili. E per questo non c’intendiamo. Tante volte ho letto e riletto, anche in iscuola, l’Orlando Innamorato! E la conclusione è stata sempre la stessa: meravigliosa ricchezza d’invenzioni, ma tutte rimaste in germe, senza coerenza fra loro, arbitrarie e scheletriche. Qua e là qualche descrizioncella, qualche movimento d’affetti, dei frammenti di creazione; ma non mai la creazione piena e totale, vale a dire enucleata in ogni sua determinazione, né d’un paesaggio, né d’una situazione, né d’un carattere. Tale è stata sempre la mia impressione, e l’analisi me l’ha riconfermata.
Spero di rivederti presto a Roma sano, fiero e operoso come sempre, e ti stringo affettuosamente la manoIl tuo
G. A. Cesareo
[685] INDICE
LE FONTI DELL’ORLANDO FURIOSO IINDICE ARIOSTESCO 619
INDICE DI FONTI E RISCONTRI 624
APPENDICE Materiali per la III edizione
Errata corrige autografa 634
Giunte e postille autografe 635
Lettere allegate al volume, inserite ai vari luoghi
673
NOTE
(1) [1] «S’incontra per la prima volta in un’edizione del 1542. Alla Citatione tien dietro un Epilogo de le materie de lo inamoramento d’Orlando, in cui si afferma nientemeno che il Boiardo e l’Ariosto ‘hanno tolto non solamente le materie principali e particolari, le cortesie, gl’amori, le giostre, gl’incanti, gli abbatimenti e simili, ma i nomi anchora da un libro Spagnuolo il quale si chiama Specchio di cavalleria de li fatti di Don Roldano e di Don Rinaldo’. Da un libro comparso nel 1533! Il vero si è che la prima parte di questo romanzo - lo appurò il Panizzi - è una traduzione in prosa del nostro Innamorato.
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