XIII, 11-12.
a) Mia. - b) Allora. - c) Udrete. - d) Volesse. - e) Con voi. - f) Attualmente.
(727) [1] «A tant es vousa) que ung mien varlet vint a moy qui me dist: Sire, nouvelles vous apporte assez estranges. Or sachiés tout certainement que vozb) compains que vous tant amiés, qu’i[l] ala a la damoiselle ou vous l’envoyastes. Et celle s’en parti de l’ostel son pere, pour l’amour de vous; mais vostre compains ne la vous a pas admenee, ne vous en admenera; car a son oezc) l’a retenue.» Cfr. XIII, 13 sgg.
a) Ecco. - b) Vostro. - c) A suo uopo, per sé.
(728) [1] Bisogna appagarsi del confronto generale, senza rincalzarlo con citazioni di parole, perché nel Palamedès questi sentimenti, anziché esserci significati di proposito, resultano dall’esposizione dei fatti e dai discorsi.
(729) [2] Pag. 74 sgg.
(730) [1] Non ha riscontro, ch’io sappia, nel Palamedès, certo non l’ha in Rusticiano e sue derivazioni, l’andata al torneo, con ciò che vi si collega.
(731) [2] Per i fatti fino a questo punto, V. TASSI, p. 301 (LÖSETH, p. 456), 336 (LÖS., p. 459), 343, 439 sgg. (cfr. LÖS., p. 461). Per la conclusione, TASSI, p. 495 sgg. (LÖS., p. 462). E si può ricorrere anche all’Alamanni, l. IX, st. 1, l. X, st. 122 sgg., l. XI, st. 3-4, l. XV, st. 1 sgg., l. XVII, st. 60 sgg.
(732) [3] A questo duello, come fu avvertito marginalmente nel codice stesso edito dal Tassi (V. nella stampa, p. 495, in nota), allude anche Fazio degli Uberti, Dittamondo, IV, XXVI, 10.
(733) [4] TASSI, p. 499.
(734) [1] «Costantino chetamente fece armare una barca sottile, e quella una sera ne mandò vicina al giardino, dove dimorava la donna, informati de’ suoi, che su v’erano, quello che a fare avessero; ed appresso con altri n’andò al palagio, dove era la donna.
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