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      - Il cavaliere ora condotto a quel modo - chiamiamolo Helayn, poiché questo è il suo nome, quantunque Helyados ce lo taccia, - aveva «une dame por moillier» (cfr. Fur., XXI, 14) bellissima fra le belle. Helyados l’amava segretamente, e per cagione di lei frequentava il paese. Helayn, sentendo parlare della sua cavalleria, e avendone egli medesimo fatto prova, lo prega di riceverlo per compagno. Helyados non vorrebbe, e si scusa; ma alla fine cede alle preghiere, e da quel giorno soffoca l’amore per la donna. L’amicizia del marito è causa che egli si trovi ora di frequente con lei. Essa concepisce per lui una passione ardentissima. Accortosene Helyados, dirada le sue visite. Questo non fa che rattizzare il fuoco; sicché un giorno la dama, trovandosi sola con Helyados, sfacciatamente lo richiede: «Et je luy dis que pour sa voulenté acomplir ne m’accorderoye en nulle maniere du monde; car je ne feroye, pour vie ne pour mort, si grant villonnie vers mon compaignon. Quant elle oÿt celle responce, elle me dist tout en plourant: Se m’ayst Dieux, mal deistes celle parolle.» La sera lo fa prendere nel letto e imprigionare. Torna dopo qualche giorno il marito, che era assente, e la svergognata s’affretta a dirgli che ha messo in prigione Helyados, perché l’aveva voluta sforzare. Helayn lo fa condurre in sua presenza. Allora Helyados lo induce ad ascoltarlo da solo a solo, e gli fa conoscere la verità. Metta la moglie alle strette, e dovrà confessare. «Si le fit en telle maniere, et elle recongnut adont la droite verité.» - Questa la cortesia di Helyados.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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