È la famosa torre di Terriquam.
(1767) [3] LÖSETH, p. 302.
(1768) [4] Citerò a caso un esempio: le iscrizioni che perpetuano nel Palamedès la memoria dei cavalieri riusciti a forzare il Passage Perilleux (TASSI, p. 445).
(1769) [5] V. pag. 88-9; e cfr. anche 406.
(1770) [1] LAVEZUOLA. Cfr. specialmente XXXIII, 14-15 con Her., II, 121-129. Ma anche le stanze 17 e 26-27 sono da paragonare coi versi 1-12 di questa medesima Epistola. È poi manifesto che il verso, «Facil ti fu ingannare una donzella» (st. 39), viene dal «Fallere credentem non est operosa puellam Gloria» del poeta latino (l. cit., v. 63). Per le ragioni che resulteranno or ora è tuttavia da aver insieme presente l’imitazione che del passo di Ovidio s’ha nella Fiammetta del Boccaccio, c. V, p. 78 nell’ed. Moutier.
(1771) [2] LÖSETH, p. 46; Trist. Ricc., p. 248; Tav. Rit., I, 199.
(1772) Non esca.
(1773) [1] Al Boccaccio pensò anche il Lavezuola; ma non colse nel segno, dando come modello il terzo libro del Filocolo.
(1774) [2] Fil., V, 67-68 (ed. Moutier): «E i dì passati spesso annoverava, Non credendo giammai giungere a’ dieci, Ch’a lui tornasse Griseida da’ Greci. - Li giorni grandi e le notti maggiori Oltre all’usato modo gli parieno; El misurava dalli primi albori Infino allor che le stelle apparieno; Diceva: Il sol è entrato in nuovi errori, Né i cavai suoi come già fer corrieno. Della notte diceva il simigliante, E l’una, due, diceva tutte quante.» Fur., XXXII, 10-11.
(1775) [3] Fil., VII, 1-2: «In ver la porta se ne gì soletto, Con Pandaro di ciò molto parlando; E ’nverso il campo rimirando gieno, Se in ver Troia alcun venir vedieno.
| |
Terriquam Citerò Palamedès Passage Perilleux Her Epistola Gloria Ovidio Fiammetta Boccaccio Trist Tav Al Boccaccio Lavezuola Filocolo Fil Griseida Greci Infino Fil Con Pandaro Troia
|