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      Ma se voglio poi adempire il desiderio ch'io ho, che questa mia fatica resti qualche tempo viva appresso degli uomini, con qual miglior modo lo posso fare che col raccomandarla al chiaro nome vostro? Il qual tengo per fermo che dopo la morte del corpo abbia da rimanere immortale, conciosiacosaché l'Eccel. Vostra sia stata quella che sola a' tempi nostri abbia rinovato il divino modo dello scrivere degli antichi circa le scienzie, non imitando o da libro a libro mutando e trascrivendo o dichiarando - come molti fanno - le cose d'altri, ma piú tosto, con la sottilità dell'ingegno suo diligentemente considerando, abbia recato al mondo molte cose nuove prima non udite né punto d'altrui imaginate: come nell'astronomia alcuni nuovi e certissimi moti de' cieli e la sottilissima ragion degli omocentrici; in filosofia il secreto modo per lo qual si crea in noi la intelligenza e la non conosciuta via di cercar le cause mirabili ch'a tutti i passati secoli erano state occulte, come e della concordia e discordia naturale che in molte cose esser veggiamo; in medicina le cause delle contagiose infermitadi e gli exquisiti e presentanei rimedi di quelle, lasciando adietro il divino poema della sua «Sifilide», il quale, benché nella gioventú da lei fusse scritto come per giuoco, nondimeno è pieno di tante belle cose di filosofia e di medicina, e di sí divini concetti vestito, e dipinto di tanti vari e poetici fiori, che gli uomini de' tempi nostri non dubitan punto di agguagliarlo all'antiche poesie e averlo nel numero di quelli che meritano di vivere ed esser letti per infiniti secoli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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