Nella qual opera quanto un debile e piccolo ingegno come è il mio abbia durato di fatica, massimamente per la diversità delle lingue nelle quali detti auttori banno scritto, non voglio ora dirlo, accíoché non para che con parole aggrandisca le fatiche e vigilie mie: ma i benigni lettori, a ciò pensando, spero che per se medesimi in qualche parte lo conosceranno. E se pur noi abbiamo mancato in molti luoghi - il che confesso esser il vero -, non è però proceduto dalla poca diligenza nostra, ma píú tosto perché il valor dell'ingegno non ha potuto pareggiarsi all'ardore della buona volontà. Oltraché gli esemplari che mi son venuti alle mani erano estremamente guasti e scorretti, cosa che averia sbigottito ogni forte e gagliardo intelletto, se non fusse stato sostenuto dalla considerazione del piacere ch'erano per dover pigliar tutti gli studiosi delle cose di geografia, e massimamente di questa parte dell'Africa scritta da Giovan Lioni; della quale a' tempi nostri non si sa che per alcuno altro auttore ne sia stata data notizia, o almeno cosí copiosamente e con tanta certezza. Ma che dico io del piacere che ne aranno li dotti e studiosi? Chiè colui che possa dubitare che ancor molti dei signori e principi non si abbiano a dilettare di cosí fatta lezione? Ai quali piú che ad alcuno altro appartiene il saper i secreti e particolarità della detta parte del mondo e tutti i siti delle regioni, provincie e città di quella, e le dependenzie che hanno l'uno dall'altro i signori e popoli che vi abitano.
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Africa Giovan Lioni
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