Del che fu tenuto diligente conto da Ibnu Rachic, istorico africano di cui di sopra dicemmo.
Ora fra pochi giorni gli Arabi, avendo passato il diserto che abbiam detto esser tra l'Egitto e la Barberia, prima si fermarono all'assedio di Tripoli di Barberia ed entrarono nella città per forza e la saccheggiarono, occidendo tutti quelli che occider poterono; di qui se n'andarono a Cabis città e la distrussero. Finalmente assediarono Elcairaoan, nella qual città il ribello, avendosi provisto di vettovaglie e di quanto facea bisogno, sostenne assai bene l'assedio otto mesi, in capo dei quali presero la città per forza e la saccheggiarono, e lui doppo molti strazii ammazzarono. Divisero poi gli Arabi tra loro quelle campagne e in esse abitarono, imponendo per ciascuna città gravissime taglie e gravezze.
Cosí rimasero signori di tutto il circuito dell'Africa per insino a tanto che successe nel regno di Marocco Iusef figliuolo di Ieffin, che fu primo re di Marocco. Costui con tutto il suo potere si rivolse a dare aiuto a quanti erano o parenti o amici del morto ribello, né cessò prima che levò dalle città il dominio degli Arabi. Gli Arabi tuttavia dimoravano nelle campagne, assassinando e rubbando ciò che potevano. In tanto i parenti del ribello regnavano in diversi luochi. Ma succedendo al regno di Marocco Mansor, quarto re e pontefice della setta del Muoachedin, sí come i suoi antecessori erano stati in favore dei parenti del ribello e gli avevano tornati in stato, cosí egli ebbe in animo d'esser loro contra e di torgli il dominio di mano.
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