In que' tempi eziandio molti signori cristiani, fuggendo dal furor di questi Gotti e lasciando adietro le natie e dolci contrade d'Italia, vennero ad abitar vicini a' terreni di Cartagine, dove poscia vi fecero dominio. Ma è da saper che questi cristiani di Barberia non tenevano l'osservanza e l'ordine della Chiesa romana, ma s'aderivano alle regole e alla fede degli arriani, e di quelli fu santo Agostino. Gli Arabi adunque, quando essi vennero per acquistar la Barberia, trovarono i cristiani già padroni e signori di quelle regioni, per che fecero insieme di molte battaglie. In fine piacque a Iddio di dare agli Arabi la vittoria, onde gli arriani si fuggirono, e chi andò in Italia e chi in Ispagna. Ma, doppo la morte di Maumetto cerca dugento anni, quasi tutta la Barberia divenne maumettana. Egli è vero che molte fiate queste genti ribellarono, e negando la fede di Maumetto amazzarono i lor sacerdoti e governatori; ma i pontefici, ogni volta che ciò udirono, subito mandarono eserciti contro ai detti Barberi. E questo intravenne fin che giunsero in Barberia gli scismatici, cioè quelli che fuggirono dalli pontefici di Bagaded: allora la fede di Maumetto fermò il piede. Tuttavia sempre furono e sono ancora rimase tra lor medesimi molte eresie e differenzie. Ma della legge di Maumetto, cioè delle cose di piú importanza, e della diversità che è fra gli Africani e quegli di Asia, col favor d'Iddio io penso trattarne pienamente in un'altra opera: in tanto forniremo questa.
Lettere usate dagli Africani.
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