Quelli eziandio che abitano nelle città di Africa sono molto divoti nella fede loro, obediscono ai loro dottori e sacerdoti, e hanno gran cura di saper le cose necessarie di essa fede. Vanno continovamente a fare ordinarie orazioni nei tempi, sostenendo un fastidio da non credere, di lavar per cagione delle dette orazioni molte membra, e alle volte lavano tutto il corpo, come ho meco proposto di dire nel libro secondo della fede e legge maumettana.
Sono ancora gli abitanti nelle città di Barberia uomini ingeniosi, come si vede nell'artificio di belli e diversi lavori, e sono bene ordinati e molto gentili. Sono eziandio uomini di gran bontà, né hanno molto di malizia, e tengono il vero e nel cuore e nella lingua, ancora che negli antichi secoli, come di ciò fanno fede le istorie degli scrittori latini, siano stati altrimenti tenuti. Sono uomini valorosi e di grande animo, massimamente quelli che abitano ne' monti. La fede osservano sopra tutte le cose del mondo, e prima mancarebbe in loro la vita che essi mancassero di quello che hanno promesso. Sono sopra ogni altra cosa gelosissimi, e disprezzano piú tosto la vita che voglino sostenere una vergogna ricevuta per conto delle loro donne. Desiderosi di ricchezza e di onore sono oltra modo. Vanno appresso in tutte le parti del mondo mercatanti, e sono accettati per lettori e maestri in diverse scienzie: se ne veggono di ogni tempo in Egitto, in Etiopia, in Arabia, in Persia, in India e in Turchia, e dovunque essi vadino vengono molto ben veduti e onorati, percioché tutti sono sufficienti perfettamente in quella arte che hanno imparato.
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