Pochissimi sono quegli che portino camicie, parte perché in quel paese non si usa di seminar lino, e parte che non v'ha chi le sappia tessere.
I loro sedili sono certe stuore pilose intessute di giunchi, e le letta alcune schiavine pure, come dicemmo, pilose di lunghezza di dieci braccia fino 20, delle quali una parte serve per materazzo e l'altra per lenzuolo e per coltre; e il verno le volgono col pelo verso il loro corpo, e la state infuori. I capezzali e guanciali sono di una sorte di sacchi di lana, grossi e aspri, nella guisa di certe coperte di cavalli che vengono di Albania o di Turchia. Le donne loro per la maggior parte portano la faccia scoperta. Usansi tra loro alcuni vasi di legno fatti non a tornio, ma cavati con lo scalpello; ma le pignatte e i catini sono pur di terra. Gli uomini che non hanno moglie non usano di portar barba, ma se la lasciano crescere allora che l'hanno presa. Hanno pochi cavalli, ma quei pochi che hanno sono avezzi a correr per quelle montagne con tanta agilitŕ e destrezza che paion gatti, né gli mettono ferri ai pič. Arano la terra solamente con asini e con cavalli.
Trovasi in questa regione gran moltitudine di cervi, di capriuoli e di lepri; ma quivi non si usano caccie. E mi maraviglio assai che, essendovi molti fiumi, si trovano pochi molini: il che aviene che quasi ogni casa ha dentro gli instrumenti di macinare, e le femine fanno questa opera con le lor mani. Quivi non abita scienzia alcuna, né si trovano altri che sappiano lettere fuori che qualche semplice legista, il quale č voto di ciascuna altra virtú. Né v'ha medico di niuna sorte né barbiere né spiziale, e la maggior parte delli loro remedii e medicine sono con il cauterizare con il fuoco come bestie.
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Albania Turchia
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