Pagina (99/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quivi non ha giudice, né sacerdote, né tempio, né uomo che sappia dottrina. E sono generalmente uomini maligni e traditori. Fu detto al serif principe in la mia presenzia che 'l popolo di questo monte fa ventimila combattenti.
     
     
      Demensera monte.
     
      Questo monte è similmente una parte di Atlante e incomincia da' confini del detto. Estendesi verso levante circa a cinquanta miglia insino al monte di Nififa nella regione di Marocco, e divide buona parte di Hea da Sus, e nel suo confino è il passo di gire alla regione di Sus. È molto abitato, ma da gente barbera e bestiale. Hanno queste genti assai cavalli, e combattono spesse fiate co' vicini e con gli Arabi, vietando che essi entrino ne' loro paesi. Nel detto monte non è né città né castello né casa, sonvi molte ville e molti casali. E tra loro si truovano molti gentiluomini, i quali sono obbediti da tutta la plebe. I terreni per orgi e migli sono buonissimi; sonvi molti fonti che scorrono fra quelle valli e entrano nel fiume di Sisseua. Questo popolo veste assai bene. Quivi si cava gran copia di ferro, il quale vendono in diversi luoghi e accattano danari. Gran numero di giudei cavalca per quei monti, i quali portano arme e combattono in favore di loro padroni, cioè del popolo del detto monte; ma questi giudei fra gli altri giudei di Africa sono riputati quasi per eretici e sono chiamati carraum. In questo monte sono alberi alti e grossi di lentisco e di bosso, e alberi similmente grossissimi di noci. Gli abitatori sogliono mescolar le noci con argan, e ne cavano certo olio piú tosto amaro che no, il quale mangiano e abbruciano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Atlante Nififa Marocco Hea Sus Sus Arabi Sisseua Africa