Il popolo si sta in pace, e sono uomini civili e onesti. Il governo loro è per via di republica, di modo che la signoria è sempre in mano di sei, i quali sono creati a sorte e hanno il succedimento in capo di mesi sedici. A canto della detta città passa il fiume Sus, tre miglia discosto. E sonvi molti giudei artefici, come orefici, fabbri e altri. V'è un tempio fornito molto bene di sacerdoti e d'altri ministri; tengono giudici e lettori nella legge pagati dal commune di essa città. E fassi un mercato il lunedí, nel quale si ragunano gli Arabi e paesani e montanari. Questa città l'anno novecentoventi si diede al serif principe, nella qual ei faceva la sua cancellaria.
Tagauost, città in Sus.
Tagauost è una grande città, e la maggiore che si truovi in Sus: fa ottomila fuochi ed è murata di pietre crude, lontana dal mare Oceano circa sessanta miglia e dal monte Atlante circa a 50 verso mezzogiorno; fu edificata dagli Africani. Lontano da lei presso a dieci miglia passa il fiume Sus. Nel mezzo di questa città sono molte piazze, botteghe e artigiani. Il popolo è diviso in tre parti, e il piú stanno queste genti sul guerreggiare tra loro, e una parte contra l'altra chiama in soccorso gli Arabi, i quali secondo la maggior quantità del soldo ora favoreggiano questa ora quella. Nel contado di lei sono abbondantissimi terreni e molti bestiami, ma la lana si vende vilissimo prezzo. Fansi quivi molti piccioli panni, i quali da mercatanti che sono nella città vengono condotti a Tombutto e a Gualata, terre delli negri: il che è una volta l'anno.
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