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      Tennela gran tempo un tiranno della famiglia dei re di Marocco. Fa ancora questa fortezza buona quantità di cavalli e di fanterie, e cava di rendita da quei casali e villaggi di Atlante poco meno di diecimila ducati. Il popolo tiene stretta amicizia con gli Arabi, e fa loro molte volte di belli e onorati presenti, con li quali molte volte ha offeso li signori di Marocco. Sono uomini civili, vestono assai gentilmente, ed è la città benissimo abitata e fornita di artigiani: e ciò perché è vicina a Marocco cinquanta miglia. Fra le loro montagne sono di bellissimi giardini, e vi nasce gran quantità di frutti; sogliono seminare orzo, lino e canapo, e hanno assai gran numero di capre. Tengono sacerdote e giudice, ma per altro sono uomini di grosso intelletto, e gelosi delle lor donne grandemente. Io alloggiai nella detta città in casa d'un mio parente, il quale, essendo in Fez rimaso debitore d'una grossa quantità di danari per cagione di fare alchimia, venne ad abitar quivi e col tempo fu fatto secretario del signore di questa città.
     
     
      Imizmizi.
     
      Imizmizi è una città assai grande su la rupe d'un monte di quei di Atlante, lontana dalla sopradetta verso ponente circa a 14 miglia, edificata dagli antichi. Sotto lei è un passo che attraversa Atlante alla regione di Guzula, ed è detto Burris, cioè «piumoso», perché di continovo vi fiocca la neve, la quale ha somiglianza di bianca piuma che alle volte si vede volare. Sotto ancora la detta città sono larghissime pianure, le quali giungono a Marocco e tengono trenta miglia di lunghezza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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