Sonvi due altre stalle, una per li muli, e vi capeno cento muli, e l'altra per le cavalle e mule che cavalcava il re. Appresso alle dette stalle erano due granai fatti pure a volte e in due solai. Nel solaio di giú tenevano lo strame, e in quello di sopra l'orzo per li cavalli. Nell'altro riponevano il formento, ed è tale che cape in uno solaio piú di trentamila ruggi e altretanti nell'alto: dove sono fatti certi buchi a posta sopra il tetto, ed evvi una scala piana di pietra, e le bestie vanno cariche fino sopra il tetto, e ivi si misura e poi buttasi dentro per li detti buchi; e quando lo voglion cavar fuori hanno certi altri buchi di sotto, che aprono, e cosí cavano e mettono senza fatica. Piú oltre ancora c'è un bel palazzo, il quale era la scuola dei figliuoli del re e degli altri della sua famiglia. In questo è una bellissima camera fatta in quadro, con certi corridori intorno e con bellissime finestre di vetro di diversi colori; e sono al d'intorno di lei alcuni armai di tavole con intagli dorati, e dipinti in molte parti con finissimo azurro e oro. C'è un altro palazzo nel quale dimorava similmente la guardia di certi armati, un altro molto grande dove il signore dava generale udienza, e un altro dove teneva gli ambasciatori quando gli parlavan gli secretarii. Ve n'è un altro fatto per albergo delle mogli del re, damigelle e ischiave; un altro appresso questo diviso in molte parti, per li figliuoli del detto, cioè per quelli che erano alquanto grandetti.
Piú discosto verso il muro della rocca che risponde alla campagna è un bellissimo e grandissimo giardino, nel quale ha ogni sorte d'alberi e di fiori.
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