Pagina (129/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questo adunque premio ebbi io della fatica e disagio di que' giorni. Egli è vero che cinquanta di queste canaglie mi accompagnarono buona pezza di via, la qual non era sicura.
     
     
      Seusaua monte.
     
      Questo monte è doppo il sopradetto, dal quale nasce un fiume che da lui piglia il nome. Quivi tutto il tempo dell'anno si truova la neve. Il popolo è molto bestiale e guerreggia di continovo co' vicini, e le loro armi sono i sassi i quali traggono con le frombole. Vivono d'orgio, di mele e di carne di capra, e sono tra essi mescolati molti giudei, che in que' monti esercitano l'arte fabbrile e fanno le zappe, le falci e i ferri de' cavalli. Fanno eziandio l'ufficio de muratori, benché poche faccende hanno alle mani, percioché i muri si fanno di pietre e di creta e i colmi di paglia. Né calcina né altro si truova, né tegole né mattoni: e cotali sono le case dei monti che abbiamo detto. Hanno gli abitatori molti legisti, che gli consigliano in certe cose, e io molti di loro ho conosciuti che studiarono in Fez, e mi accarrezzarono e feciono di molte promesse di accompagnarmi.
     
     
      Secsiua monte.
     
      Secsiua è un monte ripieno d'ogni salvatichezza, altissimo e molto freddo; vi sono di moltissimi boschi, né mai di quindi si leva la neve. Gli abitatori sogliono portare in capo certi cappelli bianchi. E vi sono fontane in molta copia. Quivi nasce il fiume di Assifinual. E nel detto monte si truovano molte grotte larghe e profondissime, nelle quali sogliono essi tre mesi dell'anno tenere i loro bestiami, cioè il novembre, il decembre e il gennaio; il cibo de' quali è fieno e certe frasche di alberi molto grandi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Fez Assifinual