In tanto avenne che certi mercatanti portogallesi, de' quali sempre era nella città gran copia, consigliarono il suo re a fare un'armata, percioché agevolmente potrebbe prendere questa città. Ma egli perciò non si volle muovere alla impresa, insino a tanto che, doppo la morte del signore, i detti mercatanti lo avisarono che nella città erano molte parti, e che essi per forza di doni avevano fatto una stretta domestichezza con uno de' capi delle dette parti e un trattato tale che senza niuna difficultà e con poca spesa verrebbe a impadronirsi della città. Il che fu che questi mercatanti indussero quel capo a consentir ch'ei facessero una casa forte verso il mare, per potervi tener la loro robba sicura: adducevano le ragioni che nella morte del signore furono quasi saccheggiati e privi d'una buona parte. Fecero adunque una casa fortissima, faccendo portar secretamente schioppi e archibugi dentro le botte di oglio e negli involgi delle loro mercanzie, e pur che pagassero la gabella non si cercava altrimenti da quei della città. Come furono a bastanza forti di armi e da nuocere e da difendere, cosí incominciarono a trovar con i Mori diverse cagioni di discordie e di litigi, di maniera che un paggio d'uno de' mercatanti, comperando carne, indusse a tanta colera chi gliela vendeva che egli, impaziente, gli diede una guanciata. Il garzone, preso in mano un suo pugnale, glielo cacciò nel petto, onde il pover'uomo subito cadde morto, ed egli se ne fuggí alla casa dei mercatanti. Per la morte di costui il popolo si levò in arme e corse verso alla detta casa, pensando di saccheggiarla e tagliare a pezzi quanti vi erano; ma avicinandosi a lei, essi, che stavano provisti, scaricarono i loro schioppi, archibugi e balestre.
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Mori
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