Se i Mori allora si smarrirono non è da dimandare: furono in quello isprovisto assalto di loro morti presso a centocinquanta uomini; ma non perciò restarono per molti dí di combatter la detta casa, quando sopragiunse un'armata di Lisbona che avea fatta preparare il re, con monizion di ogni sorte di arme e di molti pezzi di grossa artigliaria, e con grandissima vettovaglia, e cinquemila fanti e 200 cavalli. Per il che i Mori, sgomentati tutti, abbandonando la città si fuggirono alle montagne di Benimegher, né altro vi rimase che la famiglia e gli aderenti del capo che consentí alla fabbrica della casa. Ebbe adunque il capitano dell'armata la città e, fattosi venire innanzi il detto capo, nominato Iehia, lo mandò al re di Portogallo, qual gli dette buona provisione con venti servitori, dipoi lo rimandò in Africa per governo della campagna della detta città, perché il capitano del re non sapeva l'uso di quell'ignorante popolo e come ei si dovesse maneggiare: la qual città rimase quasi disabitata, e tutto quel paese si rovinò.
Son stato alquanto lungo in questa istoria per dimostrarvi che una femina e le parti furon cagione non solamente della rovina della città, ma di tutto il popolo e di tutta la regione di Hea. E quando fu presa detta città potevo aver anni dodici, ma dapoi circa anni quattordici io fui a parlar con il detto governator della campagna per nome del re di Fessa e del serif principe di Sus e Hea, qual governator venne con il campo di cinquecento cavalli portogallesi e piú di dodicimila cavalli d'Arabi contra il re di Marocco, e riscosse tutta l'intrata di quel paese per il re di Portogallo, l'anno novecentoventi, come abbiam detto nelle abbreviazion delle croniche.
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