Conte, città di Duccala.
Conte è certa città lungi da Azafi cerca a venti miglia, edificata dai Gotti nel tempo che regnarono quella riviera. Ora è rovinata e i suoi terreni sono sottoposti ad alcuni Arabi di Duccala.
Tit, città di Duccala.
Tit è città antica, lontana da Azemur cerca a ventiquattro miglia, edificata dagli Africani sopra la marina dell'Oceano. Ha d'intorno una gran campagna, nella quale nasce il grano buono e in molta copia. Il popolo è di grosso intelletto, né sa tener giardino né gentilezza alcuna. È vero che veste assai onestamente, per aver continova pratica e intertenimento con Portogallesi. E quando fu preso Azemur, questa città si diè d'accordo al capitano del re e pagava certo tributo. E nel mio tempo il re di Fez andò in persona a dar soccorso al popolo di Duccala; ma non potendo far nulla, fatto che ebbe impiccare un cristiano che era tesoriere e un giudeo commessario, fece passare il popolo in Fez e diedegli ad abitare una picciola terricciuola che per adietro era disabitata, vicina a Fez dodici miglia.
Elmedina, città in Duccala.
Elmedina è una città in Duccala e quasi capo di quella regione, la quale è tutta murata di certe mura che si usano in quel paese, piú tosto vili e triste che altrimenti. Il popolo, che nel vero si può dire ignorante, veste pure di certi panni di lana che si fanno là, e le loro donne portano molti ornamenti d'argento e di corniole. Gli uomini sono valorosi e hanno gran quantità di cavalli. E questi furono trasferiti dal re di Fez, per sospetto dei Portogallesi, nel suo stato, percioché egli si avidde d'un vecchio, capo di parte della terra, qual consigliava il popolo a dar tributo al re di Portogallo.
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