E i mercatanti di Fez fanno gran faccende in quel paese, dando a baratto tele per detti cuoi e selle. La moneta loro è quella che si spende in Duccala. Gli Arabi sogliono comperare in Hascora olio e altre cose.
Ora vi narrerò di città in città.
Elmadina, città di Ascora.
Elmadina è un'altra città nella costa di Atlante edificata dal popolo di Hascora, e fa circa a duemila fuochi. È lontana da Marocco verso levante presso a novanta miglia, e da Elmadina di Duccala circa 60 miglia. Questa città è molto abitata da artigiani conciatori di cuoi e sellai e altri artefici; sonvi molti giudei, parte mercatanti e parte pure artigiani. È la detta città fra un bosco di olive, di vigne e bellissimi pergolati e noci altissime. Sono gli abitatori uomini seguitatori di parte, tengono quasi continove nimicizie tra loro dentro la città e di fuori con una città loro vicina a quattro miglia, e nessuno può sicuramente andare alla campagna per veder le sue possessioni, eccetto gli schiavi e le femine. E se un mercatante forestiere vuole andar d'una città all'altra, gli fa di bisogno d'esser molto bene accompagnato; il perché a questo effetto suol tenere ciascuno un archibugiere o balestriere, con salario al mese di dieci o dodici ducati di lor moneta, che sono sedici italiani. Sono nella città alcuni uomini dotti nella legge, e di questi si creano i giudici e i notai. Le gabelle de' forestieri sono indrizzate a certi capi, i quali le riscuotono e spendono nella commune utilità, pagando agli Arabi per conto delle loro possessioni, che sono nel piano, non so che tributo: ma guadagnano dagli Arabi dieci volte tanto.
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