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      Il re subito mandò due suoi segretari con cento cavalli per ricever i detti danari, i quali, tosto che gli ebbero ricevuti, ritornarono a Fez. I detti gentiluomini fecero un presente poi al detto capitano, che valeva circa duemila ducati fra cavalli, schiavi e muschio, e si scusarono che non gli erano rimasti danari, e lo ringraziarono molto che gli avesse scampata loro la vita. Cosí rimase la detta regione al re di Fez, nel governo di Ezzeranghi capitano, fin ch'egli fu ammazzato per mano degli Arabi a tradimento. Cava il re di Fez d'entrata di detta regione ducati ventimila l'anno.
      Io mi sono molto allungato in questa istoria perché la cosa fu in mia presenza, e cognobbi come questa trama fu maliziosamente condotta e me n'affaticai in parte per iscampo dei detti poveri prigioni, e fu la prima volta ch'io vedessi tant'oro a un tratto. Sappiate ancora che 'l re di Fez non ne vidde mai tanto insieme, perch'egli è povero re e ha circa trecentomila ducati che gli riscuote ogn'anno, ma non ebbe mai in mano centomila ducati insieme, né anco suo padre. Ora voi vedete che tradimenti e che disegni usa l'uomo per cavar danari. E questo fu nell'anno novecento e quindici.
      Ma egli è piú da maravigliarsi d'un altro giudeo, il quale solo pagò piú che tutti i detti gentiluomini insieme, perché s'ebbe spia della sua ricchezza. Sí che il re ebbe il giudeo e i suoi danari in mano, qual fu cagione ch'i giudei ebbero una taglia di cinquantamila ducati, per via di ragione, avendo favoreggiato la parte contraria del re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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