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      E allora io mi ritrovai in compagnia del commissario, quando riscoteva la detta taglia.
     
     
      Efza, città in Tedle.
     
      Efza è una picciola città vicina a Tefza circa due miglia, la qual fa presso a seicento fuochi, e fu edificata sopra un colle nel piè di Atlante. È molto abitata da Mori e Giudei, e quivi si fa gran quantità di bernussi. Gli abitatori sono tutti artigiani e lavoratori di terra; il loro governo è sotto i cittadini di Tefza. Le donne di questa città sono eccellenti ne' lavori di lana: fanno bellissimi bernussi e dielchese e quasi le donne guadagnano piú degli uomini. Fra Tefza ed Efza passa un fiume ch'è detto Derne, il quale nasce di Atlante, e passa fra certi colli e corre per lo piano fin che entra in Ommirabih; e fra li detti colli, cioè su le rive del fiume, sono bellissimi giardini di tutte le sorti d'alberi e di frutti che sapresti desiderare. Gli uomini di questa città sono liberalissimi e piacevoli sopra modo, e ogni mercatante forestiere può entrar ne' lor giardini e coglier quanti frutti a lor bastano. Sono genti molto lunghe a pagar lor debiti, percioché i mercatanti soglion dar danari avanti tratto per bernussi, con termine d'avergli in tre mesi, ma sono astretti aspettar un anno.
      Fui nella detta città nel tempo che 'l campo del nostro re fu in Tedle, e la città subito gli diè obbedienza, e furono appresentati al capitano, la seconda volta che vi giunse, quindici cavalli e altretanti schiavi, ciascun de' quali menava un cavallo per lo capestro; eziandio gli fur dati dugento castroni e quindici vacche.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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