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      E quelli che furon presi vivi ebbero peggior condizione, percioché i vincitori gli menarono legati alle lor case e le femine gli tagliarono in molte parti per piú disprezzo, imperoché gli uomini si sdegnano di ammazzar i prigioni e gli danno in mano alle femine. Vero è che doppo il fatto essi non osarono praticar in Tedle, ma ne hanno poco di bisogno, percioché nel loro monte nasce abbondevole copia d'orzo ed evvi gran numero di bestiami, e i fonti sono assai piú che le case. Solo hanno disconcio delle cose della mercanzia.
     
     
      Magran monte.
     
      Magran è un monte alquanto piú oltra del sopradetto: guarda verso mezzogiorno al paese di Farcla nel confin del diserto, e da ponente incomincia quasi pure dal detto. Verso levante finisce ne' piedi del monte di Dedes, e sempre si truova la neve su la cima di questo monte. Gli abitatori hanno moltissimi bestiami, in tanto che non si possono fermare in luogo alcuno: perciò fanno le loro case di scorza d'alberi, e le fermano sopra certe pertiche non molto grosse. I travi hanno forma di que' cerchi che si pongono nel coperchio delle ceste, le quali usano di portar le femine sopra li muli per viaggio in Italia. Cosí pongono costoro queste lor case su la schiena de' muli, e ne vanno con le bestie e con la famiglia ora a questo luogo ora a quell'altro, e dove truovano erba ivi piantano le case, e vi dimorano insino che le bestie la consumano. Egli è vero che il verno fanno ferma abitazione in un luogo, e fanno certe basse stalle coperte di frasche, e quivi tengono le dette bestie la notte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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