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      E io quando vi fui non potei tener le lagrime, percioché la piú parte delle case, delle botteghe e dei tempii sono ancora in piè, i quali con le lor rovine danno all'occhio un spettacol in vero compassionevole a riguardare. Vi si veggono i giardini diserti e divenuti selve: pur producono ancora qualche frutto. Cosí la impotenza e i vizii dei re di Fez l'hanno condotto a tale, che non è speranza ch'ella sia piú riabitata.
     
     
      Mansora città.
     
      Mansora è una terricciuola edificata da Mansore, re e pontefice di Marocco, in una bellissima pianura discosta dal mar Oceano due miglia, e dalla città di Rabat circa a venticinque, e da Anfa circa altretanti. Soleva far presso a quattrocento fuochi. Appresso la detta città passa un fiumicello, il qual si chiama Guir. Sopra il fiume sono molti giardini e molte viti, ma or diserti e abbandonati, percioché, quando fu distrutta Anfa, gli abitatori di questa subito ancora essi sgombrarono la città e fuggirono a Rabat, temendo non i Portogallesi venissero alla lor città: cosí la lasciarono vota. Ma le sue mura sono ancora intere, fuori che in certi luoghi che ruppero e disfecero gli Arabi di Temesna. Io passai per questa città e ne presi similmente compassione, percioché facilmente si potrebbe riabitare, non vi mancando altro ch'edificar le case: ma gli Arabi di Temesna, per lor malvagità, non vogliono che nissun vi abiti.
     
     
      Nuchaila.
     
      Nuchaila è una certa picciola città, edificata nel mezzo di Temesna, la qual anticamente fu molto popolosa e abitata, e nel tempo degli eretici vi si faceva una fiera una volta l'anno, alla quale concorreva tutto 'l popol di Temesna.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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