Per tutto dove circondano le vestigia della città sono certe paludi, nelle quai si truova gran quantità di testuggini over tartaruche, e di rospi molto grossi, ma per quel ch'io udi' dire non son velenose. Nessun degli istorici africani fanno memoria di questa città, forse per la sua troppa picciolezza, o forse perché anticamente fusse destrutta. A me ancor ella non par degli edificii degli Africani; dimostra esser stata fabricata da' Romani o da qualche generazione straniera d'Africa.
Rabato.
Rabato è una grandissima città, la qual fu edificata ne' tempi moderni da Mansor, re e pontefice di Marocco, sopra il lito del mar Oceano. E da canto, cioè dalla parte di levante, passa il fiume di Buragrag e ivi entra nel detto mare: la rocca della città è edificata su la gola del fiume, e ha da un lato il fiume e dall'altro il mare. La città nelle muraglie e ne' casamenti somiglia a Marocco, percioché da Mansor fu con tal studio edificata, ma è molto picciola a comparazione di Marocco. Fu la cagion di questa fabrica che Mansor signoreggiava tutta la Granata e parte d'Ispagna, la qual per esser molto lontana da Marocco, pensò il re che, quando ella fosse assediata da cristiani, malagevolmente l'avrebbe potuto dar soccorso. Perciò il detto fe' pensier di fabricar una città appresso la marina, dove potesse star tutta la state con i suoi eserciti, come che alcuni lo consigliassero che si dimorasse in Setta, ch'è una città su lo stretto di Zibilterra. Ma considerò il re che quella non era città che potesse sostener un campo tre o quattro mesi, per la magrezza del terreno del contado; s'avidde ancora che sarebbe stato necessario di dar non poco disagio a quei della città, circa agli alloggiamenti dei soldati e altri suoi cortigiani.
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