Cosí fra pochi mesi fece edificar questa città, e fornilla de tempii e de collegii di studenti e di palazzi d'ogni sorte, di case, di botteghe, di stuffe e di speziarie. Ancora, fuor della porta che guarda verso mezzogiorno, fece far una torre simile a quella di Marocco, ma questa ha le scale molto piú larghe, percioché vi vanno tre cavalli l'uno appresso l'altro sopra. E chi è su la cima della torre, dicesi che può veder un navilio in mare da grandissimo spazio; io al mio giudicio la tengo, circa all'altezza, dei mirabili edificii che si veggano. Volle ancora il re che vi si conducessero molti artigiani e dotti uomini e mercatanti, e ordinò ch'a tutti gli abitatori, oltre al loro guadagno, secondo l'arti fusse data certa provisione. Onde, tratti dalla fama di questo partito, vi corsero ad abitar uomini d'ogni condizione e mestiero, in tanto ch'in poco tempo questa città divenne la piú nobile e ricca che sia nell'Africa, perché il popol guadagnava da due bande, e le provisioni, e li traffichi con li soldati e cortigiani, perché Mansor vi abitava dal principio d'aprile fino al settembre. E perché fu edificata in luogo dove non era molto buona acqua (percioché il mare entra nel fiume e va in su circa a dieci miglia, e li pozzi della terra hanno acqua salata), Mansor fece condur l'acqua da un fonte discosto dalla detta presso a dodici miglia, per certo acquedutto fatto con belle mura fabricate su archi, non altrimenti che si veggano in alcuni luoghi d'Italia, e massimamente in quei di Roma.
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