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      Lasciò costui in Fez molti figliuoli maschi, tutti ricchi e onorevoli appresso il re e a tutta la corte.
     
     
      Fanzara.
     
      Fanzara è una città non molto grande, ma edificata in una bellissima pianura da uno dei re di Muachidin, discosta da Sela circa a dieci miglia. Tutta la detta pianura è fertilissima di formento e d'altri grani. Fuori della città appresso le mura sono molte bellissime fontane, le quali fece fare Abulchesen re di Fez. Nel tempo del re Abusaid ultimo, che fu della casa di Marin, un suo zio chiamato Sahid, trovandosi prigione di Habdilla re di Granata, mandò a richieder suo nipote re di Fez che volesse compiacer a certa dimanda del re di Granata. La qual cosa ricusando di fare, Habdilla liberò detto Sahid di prigione, e lo mandò con grandissimo esercito e molta quantità di danari a rovina e disfacimento del detto re. Questo Sahid, con l'aiuto appresso d'alcuni montanari arabi, assediò Fez e vi tenne l'assedio sette anni, nel qual tempo distrusse i villaggi, le città e le castella di tutto il regno. Sopravenne poi nel suo campo la peste, la qual lo tolse di vita insieme con la maggior parte dell'esercito. Questo fu negli anni 918 di legira. Le città che furono allora distrutte mai piú non si abitarono, e massimamente la detta Fanzara, la qual fu data per albergo ad alcuni capi degli Arabi che furono in aiuto di Sahid.
     
     
      Mahmora.
     
      Mahmora è una picciola città, edificata da un dei re di Muachidin su la gola del gran fiume Subo, cioè dove il detto fiume entra in mare; ma la città è lontana dal mare circa a un miglio e mezzo, e da Sela circa a dodici miglia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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