Questo Idris venne in grandissimo credito, per modo che in brieve tempo ebbe fra quei popoli il dominio non solo temporale ma spirituale, e abitava nel monte di Zaron, vicino a Fez circa a trenta miglia, e tutta Mauritania gli dava tributo. Morí egli senza figliuoli, eccetto che pur lasciò una sua schiava gravida, la quale era gotta, ma venuta alla fede loro. Costei partorí un figlio maschio, il quale dal padre fu chiamato Idris. Questo i popoli volsero per signore, onde lo fecero nudrir con grandissime guardie e diligenze, e crescendo allevar sotto la disciplina d'un valente capitano del padre, detto Rasid. Questo fanciullo, come fu d'età di quindici anni, incominciò a far di belle e gloriose prodezze, e acquistò molti paesi, per sí fatto modo che accrescettero le sue famiglie e gli eserciti. Onde, parendo a lui che non gli bastasse la stanza del padre, deliberò di fabricar una città e, lasciando il monte, abitar in lei. Per il che fece ragunar molti architetti e ingegnieri, i quali, diligentemente avendo considerati tutti quei piani ch'erano vicini al monte, consigliaron che la città si facesse nel luogo dove fu edificata Fez, percioché conobbero il luogo molto commodo per una città, veggendovi molti fonti e un gran fiume, il quale, nascendo in una pianura non molto discosta, passa fra certi piccioli colli e valli molto dilettevoli, correndo prima dolce e chetamente otto miglia di piano. Dalla parte di mezzogiorno viddero eziandio che v'era un gran bosco, il qual poteva molto servire ai bisogni della città. Cosí edificaron una picciola città nel transito del fiume verso levante, di circa a tremila fuochi, e fu molto ben fornita secondo la sua qualità di cose pertinenti alla civilità.
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