Dentro il tempio, appresso i muri, sono certi pergami di ogni qualità, ne' quali molti dotti maestri leggono al popolo le cose della lor fede e della legge spirituale. Incominciano un poco doppo l'alba e finiscono a un'ora di giorno, ma nella state non vi si legge se non doppo ventiquattr'ore, e durano le loro lezioni per insino a un'ora e mezza di notte. E usavasi a legger non meno facultà e scienze morali che spirituali pertinenti alla legge di Maumetto. E la lezione della state da altri non si legge che da certi uomini privati; le altre non leggono se non uomini molto ben periti nella legge, ciascuno de' quali per detta lettura ha buono e ampio salario e li vengono dati li libri e li lumi. Il sacerdote di questo tempio non ha altro carico che di far l'orazione, ma ben tien cura dei danari e robbe che sono offerte al tempio per li pupilli, ed è dispensator dell'entrate che sono lasciate per li poveri, come sono danari e grani, de' quali egli ogni festa fa parte a tutti li poveri della città, a chi piú a chi meno, secondo la qualità delle famiglie. E colui che tien la cura del riscuoter l'entrate del tempio ha un ufficio separato, e ha di provisione un ducato il dí. Tien costui otto notai, che hanno per ciascun di salario al mese sei ducati, e sei uomini che riscuotono i danari delle pigioni delle case, delle botteghe e d'altre entrate: e ciascuno di questi piglia per sua fatica cinque per cento. Ha eziandio circa a venti fattori, i quali hanno carico d'andare intorno per proveder ai lavoratori dei terreni, a quei che attendono alle vigne e a quegli che hanno cura dei giardini, di quanto fa lor bisogno: il salario di questi aggiunge a tre ducati il mese.
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Maumetto
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