La carne in cotal modo molto bene si cuoce, e diviene colorita, e ha un delicato sapore, percioché non le può giungere il fumo, né ella sente soverchie fiamme, ma si cuoce con temperato calore per lo spazio di tutta la notte. La mattina poi l'incominciano a vendere, e tra carne e quel pane che abbiam detto si vende ciascun giorno per piú di 200 ducati, percioché sono di questi tali quindici botteghe, che altro esercizio tutto dí non fanno. Vendono anco certa carne fritta e pesci fritti, e certa altra sorte di pane sottile e fatto come una lasagna, ma piú grosso, e l'impastano con butiro, e similmente con butiro e mele lo mangiano. Soglionvisi vendere eziandio piedi cotti di bestie. E di cotai cosaccie usano la mattina per tempo cibarsi i lavoratori dei terreni nelle propie botteghe, e poscia vanno a' loro lavori.
Doppo questi sono quelli che vendono olio, butiro salato, mele, cacio vecchio, olive, limoni, carote e cappari conci, e tengono le botteghe fornite di vasi di maiolica, e piú vagliono i fornimenti che la mercatanzia. E vendonsi i vasi di butiro e mele come si fa all'incanto, e quegli che gl'incantano sono certi facchini a ciò deputati, i quali misurano l'olio quando ei si vende in quantità. I detti vasi sono ciascuno di centocinquanta libbre, percioché l'obligo dei vasari è di fargli di sí fatta misura. Gli comperano i pastori della città e gli fanno empiere, e poi quivi gli rivendono. Appresso questi hanno luogo i beccai, che sono circa a quaranta botteghe alte e fatte come sono quelle dell'altre arti, i quali tagliano dentro le carni e le pesano con le bilancie.
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