Percioché non potrebbono essi consentire al sacco, che ciò non passasse al danno loro, come s'è veduto molte volte nell'Italia, che i soldati sono per favor di una parte entrati in una città e, saccheggiando la parte contraria, quando non bastarono loro la facultà dei nimici, spogliarono dipoi le case degli amici.
Speziali e altri artefici.
Vicino alla detta cittadella, dalla parte di tramontana, sono gli speziali, i quali hanno una contrada diritta dove sono circa a centocinquanta botteghe. E la detta contrada si serra da' due lati con due belle porte, e non men forti che larghe, e gli speziali tengono a loro salario guardiani, che la notte vanno discorrendo d'intorno con lanterne, con cani e con arme. E quivi si vendono cosí le cose di speziaria come di medicina, ma essi non sanno fare né sciloppi né cere né lattovari, percioché i medici fanno questi ufficii nelle case loro, poi ne gli mandano alle lor botteghe, tenendovi garzoni i quali le distribuiscono secondo le ricette e gli ordini dei medici. E la maggior parte di queste botteghe sono congiunte insieme con quelle degli speziali, e il piú del volgo non conosce né medico né medicina.
Hanno i detti speziali le botteghe alte e molto ornate, con bellissimi tetti e armai, né in tutto il mondo penso io che si vegga una piazza di speziali somigliante a questa. Egli è vero che in Tauris, città di Persia, ho veduto una grandissima piazza di questi, ma le botteghe sono certi portichi un poco scuri, nondimeno leggiadramente edificate, e i detti portichi sono fatti sopra colonne di marmo.
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