E nei detti giardini sono bellissimi alberghi, fontane e conserve, e queste sono cinte da gelsomini, da rose o da melangoli. E nel tempo della primavera l'uomo che s'avicina a questi giardini sente da per tutto uscir un delicatissimo e soavissimo odore, né meno ha poi di pascer gli occhi della bellezza e vaghezza loro, che invero ciascuno di tai giardini assomiglia al paradiso terrestre: onde i gentiluomini vi sogliono abitar dal principio d'aprile per insino al fine di settembre.
Nella parte di occidente, cioè dal lato che confina con la città reale, è la rocca che fu edificata nel tempo dei re di Luntuna, la quale di grandezza si può agguagliare a una città. E questa fu anticamente seggio dei governatori e signori di Fez, cioè avanti che ella fusse città reale, percioché, poscia che dai re della casa di Marin fu la nuova Fez edificata, questa fu lasciata per abitazion solamente del governatore. Nella rocca è un bel tempio, fabricato ne' tempi che ella molto era abitata: a questi dí, i palazzi che v'erano sono stati tutti spianati e del terreno s'è fatto giardini. Ve n'è rimaso uno, dove abita il detto governatore, e altri luoghi per la sua famiglia; e sonvi molti luoghi e seggi, dove esso governatore suole dar audienza ai litigi e far ragione. V'è eziandio una prigione, fatta a somiglianza d'una cantina a volti e sostenuta da molte colonne, la quale è tanto larga e lunga che vi posson capire tremila persone: né v'è separata o secreta stanza alcuna, perché in Fez non s'usa di tenere alcuno in prigione segreta.
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