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      A questa le parenti del marito danno da mangiare, dipoi ella, accompagnata da altre femine, se ne va a casa della madre della sposa, la quale similmente l'onora e le dà da mangiare. E se per aventura la sposa non fusse trovata vergine, il marito la rende alla madre e al padre, ed è loro grandissima vergogna, senza che gli invitati tutti senza mangiare si dipartono.
      I conviti sogliono esser tre: il primo la notte in cui si mena la donna, il secondo la sera poi che s'è menata (e in questa non s'invitano altri che donne); il terzo convito si fa il settimo giorno dapoi che si è menata la sposa, e in questo vi viene il padre, la madre e tutti i parenti della sposa. Il padre costuma quel giorno mandar non piccioli presenti a casa dello sposo, quali sono confetti e castrati interi. E tosto che 'l marito esce di casa, che è in capo di sette giorni, suole egli comperar certa quantità di pesce e lo reca a casa; dipoi fa che la madre o altra femina lo getta sopra e' piedi della noviza: hanno ciò per buono augurio, ed è antica usanza. Soglionsi fare oltr'a questi eziandio due conviti in casa del padre, l'uno il dí avanti nel quale il detto è per mandar la figlia a marito, onde esso, invitando l'amiche, fa che tutta quella notte si festeggia e danza; il dí seguente vengono le donne che sogliono ornar le spose, e le acconciano i capegli, gli tingono le guancie di rosso e le mani e i piedi di nero, con certi belli lavori, ma queste tinture poco durano: e quel giorno si fa il secondo convito, e mettono la sposa sopra un palco, affine che ella venga da tutti veduta; allora si dà mangiare alle dette maestre che hanno ornato la sposa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094