Colombi.
Sono molti uomini nella città i quali prendono gran diletto di colombi, e ve ne tengono molti, belli e di diversi colori. Il loro albergo è sopra i tetti delle case, in certe gabbie fatte a somiglianza degli armari che usano gli speziali; e gli aprono due volte, la mattina e verso la sera, prendendo piacere infinito di vedergli volare, e chi piú vola è di maggior prezzo. E perché le piú volte i colombi d'uno si mescolano fra quelli d'un altro, sovente costoro guerreggiano insieme e vengono alle mani. Tale ve n'è che, con certa picciola rete in mano accommodata su le cime d'alcune canne lunghe, stando sopra il tetto, quanti colombi passano del suo vicino prende con la detta rete. In mezzo dei carbonari sono sette o otto botteghe dove tali colombi si vendono.
Modo di giuocare.
Fra gli uomini accostumati e gentili altra sorte di giuoco non s'usa che quello degli scacchi, al costume degli antichi; ben hanno giuochi d'altra maniera, ma sono rozzi e usati solamente dal volgo. A certi tempi dell'anno i giovani si raccolgono insieme, e quegli d'una contrada con certi bastoni guerreggiano contra quelli d'un'altra; e alle volte ambedue le parti si riscaldano, per sí fatto modo che ne vengono insieme all'arme e molti se n'amazzano, spezialmente le feste, nelle quali questi giovani si ragunano fuori della città. E poscia che è fornita la mischia vengono al trar de' sassi, che è col fine del giorno, onde il barigello molte volte non gli può dipartir, ma alcuni ve ne piglia e mette in prigione, i quali dipoi sono frustati per la città. La notte molti bravi vanno insieme fuori della detta città portando seco l'arme e, discorrendo per li giardini e per la campagna, se essi s'abbattono con i bravi della contrada nimica, incominciano insieme crudelissima pugna, portandosi sempre tra loro mortalissimo odio; ma spesso ve n'hanno buonissimo gastigo e punizione.
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