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      Poeti di lingua volgare.
     
      Sonvi ancora molti poeti, i quali dettano versi volgari in diverse materie, massimamente d'amore: e alcuni descrivono gli amori che essi portano alle donne e altri a' fanciulli, sovente ponendovi il nome del fanciullo che amano, senza alcuna vergogna o rispetto. Questi poeti ogni anno, nella festa della natività di Maumetto, compongono canzone in lode del detto e, raunatisi insieme la mattina per tempo nella piazza del capo dei consuli, ascendono nel suo seggio e ciascuno ordinatamente, l'un doppo l'altro, recita la sua canzona alla presenza di molto popolo: e quello che è giudicato aver meglio e piú vagamente dettata la sua è per quell'anno gridato e tenuto principe dei poeti.
      Ma a' tempi degli egregii re della casa di Marin, il re ch'allor si trovava soleva invitar al suo palazzo tutti gli uomini dotti e letterati della città e, faccendo una solenne festa a tutti i poeti degni, voleva che ciascuno recitasse la sua canzona in lode di Maumetto alla presenza sua e di tutti: il che facevano sopra un alto palco, e secondo il giudicio degli uomini intendenti, al piú lodato il re donava cento ducati, un cavallo e una schiava, e il drappo che allora egli si trovava avere in dosso; agli altri tutti faceva dare cinquanta ducati, intanto che tutti da lui si partivano col guidardone. Ma sono circa centotrenta anni che, con la declinazione del regno, questo costume è mancato.
     
     
      Scuole di lettere per i fanciulli.
     
      Per li fanciulli che vogliono imparar lettere sono circa dugento scuole, le quali hanno forma d'una gran sala, e d'intorno v'ha certi gradi che sono le sedie de' fanciulli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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