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      Vedete grossezza di coloro che a questi credono. Alcuna volta pongono il catino nelle mani di qualche fanciullo d'otto o nove anni, e lo dimandano s'egli ha veduto il tale e il tale demonio, e quello, che è semplicetto, risponde che sí: ma non per ciò gli lasciano dire da per loro. E molti pazzi danno a questi tanta fede, che spendono in essi grandissima quantità di danari.
      La terza spezie è di femine, le quali fanno credere al volgo ch'elle tengono amicizia con certi demoni di diverse sorti, percioché alcuni si chiamano i demoni rossi, alcuni si dicono i demoni bianchi e altri sono addimandati demoni neri. E quando vogliono indovinare, a richiesta di chi che sia, si profumano con certi odori e allora, sí come dicono, il demonio che esse chiamano entra nella loro persona, onde subito cangiano la voce, fingendo che lo spirito sia quello che parli per la lingua loro. La donna o l'uomo che è venuto per qualche cosa che desidera di sapere dimanda allo spirito ciò che vuole, con gran reverenzia e umiltà, e avuta la risposta lascia un presente per quel demonio e si diparte. Ma gli uomini che hanno con la bontà congiunto il sapere e l'esperienza delle cose chiamano queste femine sahacat, che tanto dinota quanto nella voce latina fricatrices: e nel vero tengono esse questo maledetto costume, il quale è d'usare l'una con l'altra, che per piú onesto vocabolo non posso esprimere. E quando, fra le donne che vanno a loro con desio di sapere alcuna cosa, se ne trova alcuna di belle, elle s'invaghiscono di lei come un giovane s'invaghisce d'una fanciulla, e in forma del demonio le domandano in pagamento i congiungimenti amorosi: e quella, credendo avere a compiacere allo spirito, le piú volte loro consente.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094