Ne viddi far un'altra in Tunis, per un eccellentissimo maestro, il padre del quale aveva comentata la detta regola in duoi volumi: e gli uomini che fanno queste regole sono singularissimi. In tutta la mia vita ne ho veduto tre, duoi in Fez e uno in Tunis, e ho veduto ancora duoi comenti della detta regola, e un comento fatto dal Margiani, ch'era il padre del maestro ch'io viddi in Tunis, e un altro comento di Ibnu Caldun istorico. E quando alcuno avesse piacer di veder la detta regola con li suoi comenti, non spenderia manco di ducati cinquanta, perché andando in Tunis, ch'è vicino a Italia, trovaria il detto libro. Io ebbi commodità sí di tempo come di maestro, che si offeriva d'insegnarmi senza premio se io voleva imparare questa dottrina; ma a me non piacque per esser ella vietata, per insino dalla legge di Maumetto, quasi come una eresia. La cui scrittura dice che ogni indovinazione è vana, e che solo Dio sa i secreti e le cose future: perciò gl'inquisitori maumettani gli fanno alle volte mettere nelle prigioni, né cessano di perseguitare i seguaci di tal disciplina.
Regole e diversità servate da alcuni nella legge di Maumetto.
Vi sono ancora molti uomini dotti, i quali si danno cognome di sapienti e di filosofi morali, e osservano alcune leggi di piú che non furono comandate da Maumetto. E tali gli hanno per catolici e tali no, ma i volgari gli tengono santi, quantunque eglino vogliono che siano lecite molte cose le quali proibisce la legge maumettana: come, per via d'esempio, è vietato nella legge che non si canti alcuna canzona d'amore per regola di musica, ed essi dicono che ciò si può fare.
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