Infra quei versi sono alcuni atti a dare buon animo e consolazione della morte, e alcuni accrescono piú maninconia e tristezza: ma bisogna aver pazienzia o per l'uno o per l'altro.
Sepolture di re.
Fuori della città è similmente un palazzo verso tramontana, sopra un alto colle, nel quale molte sepolture si veggono d'alcuni re della casa di Marin, e sono fatte con bellissimi ornamenti e pietre di marmo, con epitaffi di lettere intagliate nel marmo, e adorne con finissimi colori, di maniera che empiono gli occhi di maraviglia di chi le mira.
Giardini e orti.
Dalla parte cosí di tramontana e di levante come eziandio di mezzogiorno, vi sono moltissimi giardini ripieni d'ogni maniera di frutti; e gli alberi sono grossi e alti, e per entro i giardini passano alcuni piccoli rami del fiume. Ma, per la stessa quantità dei detti alberi, paiono questi giardini boschi, né s'usa coltivare il terreno; è vero che il maggio l'adacquano tutto, e per tal cagione gran copia vi nasce di frutti, e tutti sono di perfetta bontà, eccetto le persiche, le quali non hanno molto buon sapore. E stimasi che alle stagioni si vendono di detti frutti ogni dí cinquecento some, trattone fuori l'uve, ch'io non pongo in questo numero. E tutte le dette some vanno a un luogo della città dove pagano certa gabella, e quivi si vendono all'incanto in presenza de' fruttaruoli. E in quella medesima piazza si vendono ischiavi neri, e ivi si paga la gabella di quelli.
Ancora verso ponente è un terreno largo circa a quindici miglia e lungo circa a trenta, il quale è tutto ripieno di fontane e di fiumicelli, ed è del tempio maggiore.
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Marin
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