E in questi vi furono i signori amici del popolo; poi incominciarono a sollevar la tirannide, come s'è veduto. Per cotal cagione adunque al presente non si fanno i signori per vera eredità, né per elezione del popolo, de' maggiori e del capitano, ma ciascun principe, prima che venga a morte, lega e astrigne i maggiori e piú possenti uomini della corte a crear principe, doppo la morte sua, o figliuolo o fratello del detto. Né perciò molte volte sono osservati i giuramenti, percioché quasi sempre avviene che eleggono per lor signore colui che piú piace loro.
In questa guisa si suol far la creazione del re di Fez, il quale, subito che è publicato re, fa uno de' suoi piú nobili suo maggior consigliere, e gli assegna un terzo dell'entrata del suo regno. Doppo elegge un secretario, il quale serve e per secretario e per tesoriere e per maggiordomo. Crea dapoi i capitani della cavallaria, che son diputati alla custodia del regno, e questi il piú del tempo stanno con lor cavalli nella campagna. Appresso per ciascuna città stabilisce un governatore, il quale si gode gli usufrutti delle città, con obligazioni di tener tanto numero di cavalli a sue spese a' comandi del re, cioè qualunque volta gli fa bisogno di fare esercito. Dipoi fa certi commissari e fattori sopra i popoli che abitano ne' monti, e ancora sopra gli Arabi che gli son soggetti. I commissari amministrano la giustizia secondo la diversità delle leggi de' detti popoli; i fattori hanno carico di riscuotere l'entrate, e tenervi diligente conto de' pagamenti ordinari e di quelli che non sono ordinari.
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Fez Arabi
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