Tiene eziandio un commessario sopra le biade, che ha carico di far portar l'orzo e ciò che bisogna al mangiar delle dette bestie; e questo commissario ha cancellieri e notai, per notare e scrivere tutta la biada che si dispensa e renderne conto al maggiordomo. Tiene somigliantemente un capitano di cinquanta cavalli, quali sono a guisa di cursori, i quali fanno l'imposizioni da parte del segretario del re, in nome del detto re. Ancora tiene un altro molto onorato capitano, il quale è come capo di guardia segreta, e ha auttorità di comandar da parte del re agli ufficiali, che faccino le esecuzioni e le confiscazioni e servino giustizia; può prendere i grandi uomini, mettergli nelle prigioni, usare in quelli la severità della giustizia, se gliel comanda il re.
Tiene il detto re eziandio appo lui un fedel cancelliere, in poter del quale è il sigillo del re; e scrive egli le lettere che occorrono di sua mano, sigillandole con quello. Di staffieri ve n'ha grandissima quantità, i quali hanno un capitano loro, che gli accetta, iscaccia e divide tra loro il piú e il meno del salario, secondo la loro sufficienza; e quando il re dà l'udienza, il detto capitano gli è sempre presente, e fa quasi l'uficio d'un capocameriere. Tiene ancora un capitano sopra i carriaggi, il cui uficio è di far portare i padiglioni ne' quali alloggiano i cavalli leggieri del detto re; ed è da sapere che i padiglioni del re son portati dai muli, e quei de' soldati dai camelli. Tiene una brigata di banderari, i quali per cammino portano gli stendardi piegati, ma uno, che sempre va dinanzi all'esercito, porta un stendardo spiegato e alto; e tutti questi banderari sono guide, e sanno le vie, i passi de' fiumi e de' boschi.
| |
|