E cavalcano innanzi la persona del re alcuni uficiali del re, de' quali uno porta la spada, l'altro lo scudo e un altro la balestra del detto re. D'intorno gli vanno i suoi staffieri, e di questi uno porta la partigiana del re, un altro la coperta della sella insieme col capestro del cavallo; e quando il re scende a piede, con quella coperta coprono la sella, e mettono il capestro di sopra alla briglia del cavallo per tenerlo. V'è un altro staffiere il quale porta i zoccoli del re, che sono certi zoccoli fatti con bei lavori, per pompa e riputazione. Doppo il re cavalca il capo degli staffieri, dapoi gli eunuchi, dapoi la famiglia del re, dapoi i cavalli leggieri, dapoi i balestrieri e archibusieri. L'abito che allora usa il re è mediocre e onesto, e chi nol conosce non pensa che egli sia il re, percioché i suoi staffieri sono vestiti piú superbamente, e con fregiati e ricchi panni. Né alcun re o signor maumettano porta corona o cosa tale che l'assomigli in testa, percioché la legge de Maumetto glielo vieta.
Quando il re abita nella campagna, piantasi prima nel mezzo il gran tabernacolo d'esso re, il quale è fatto a guisa delle mura d'un castello con i suoi merli, è quadro da ciascun lato e tiene cinquanta braccia, e in capo di ciascun lato è una torricella fatta pur di tela con i suoi merli e coprimenti, e con alcune belle poma poste sopra il tetto di dette torricelle, che paiono d'oro. Questo tabernacolo ha quattro porte, per ciascuna delle quali vi sta la guardia degli eunuchi, e in mezzo del detto vi sono altri padiglioni.
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Maumetto
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