Nel detto contado sono circa a dugento villaggi, ma di vilissime case, e sono gli abitatori uomini di piccolo valore: non coltivano viti né tengono giardini, né hanno albero alcuno fruttifero. Questo suol il re dispensare fra li suoi fratelli e fra le sirocchie che sono di pargoletta età. Tornando agli abitatori, essi sono ricchi di grani e di lana, ma vanno male in arnese e solamente cavalcano gli asini, di maniera che insino da' vicini ne vengono dileggiati e scherniti.
Aseis contado.
Aseis è ancora egli un contado vicino a Fez venti miglia verso ponente, e tutto è pianure, dove è fama che furono molti castelli e villaggi; e ora non ne resta né vestigio né pur segno alcuno d'edificio, ma sono vivi i nomi dei luoghi che non si veggono. Il detto piano s'estende verso ponente circa a diciotto miglia e verso mezzogiorno circa venti, e i suoi terreni sono bonissimi, ma producono i grani neri e piccoli; e pochi pozzi o fonti si truovano per questo contado. Fu ello sempre tenuto da certi Arabi, che sono come uomini di villa. Dallo il re di Fez al castellano e governatore della città.
Togat monte.
Togat monte è vicino a Fez verso ponente circa a sette miglia, il qual è per certo molto alto, ma poco largo; e s'estende verso levante fino al piccol fiume di Bunasr, che sono circa a cinque miglia di tratto. Tutta la parte del detto monte che riguarda verso Fez è piantata di viti; cosí la cima, e la parte che risponde verso Essich, è tutta terreno da seminar grano. E per la sommità del monte sono molte grotte e cave ch'entrano sotto la terra, le quali da quelli che vanno ricercando i tesori sono tenute per certi luoghi segreti, dove i Romani nel partirsi da quella regione nascosero, come s'è detto, le lor cose di gran prezzo.
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