Questa città fu molto abitata e piena di civilità, ma la guerra tante volte ricordata di Sahid la distrusse. Oggi solamente si truovano certe fosse, nelle quali i vicini Arabi tengono i loro grani, e vi lasciano appresso alcuni padiglioni alla guardia dei detti grani; son di fuori mulini, dove questi si macinano.
Lharais città.
Lharais è una città fabricata dagli antichi Africani sul mare Oceano, dove entra il fiume Luccus, da una parte posta su la riva del detto fiume e dall'altra sopra l'Oceano. Ne' tempi che Arzilla e Tangia furono de' Mori era molto abitata, ma poi che le due città vennero in potere de' cristiani rimase abbandonata, che fu circa a venti anni. Dopo i quali un figliuolo del presente re di Fez deliberò di far riabitarla, e la fortificò molto bene, tenendola sempre fornita di soldati e di vettovaglia, percioch'egli si sta in continovo sospetto de' Portogallesi. La città ha un porto molto difficile a chi vuole entrar nella bocca del fiume. Vi fece ancora il figliuolo del detto re edificare una rocca, nella quale sempre tiene un capitano con dugento balestrieri, cento archibusieri e trecento cavalli leggieri.
Nel circuito della città sono molte, paludi e prati, dove si piglia gran quantità d'anguille e di uccelli d'acqua; e su le rive del fiume v'ha oscuri boschi, ne' quali sono molti leoni e altri feroci animali. Hanno gli abitatori della detta città antica usanza di far carboni, e gli mandano per mare ad Arzilla e Tangia, intanto che quei di Mauritania usano un proverbio quasi di questa maniera, quando una cosa dimostra piú di quello che ella è: come il navilio di Harais, il quale ha la vela di bambagio e la mercanzia di carbone; percioché nelle campagne di questa città si fa gran quantità di bambagio.
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