E ciò essi facevano a fine che i maumettani levassero il piè dell'Europa. Successe l'impresa agl'Inglesi, e presa la città la posero a ferro e a fiamme, onde non ve ne iscampò un solo; e cosí si rimase presso a trenta anni rovinata e disabitata. Ma poscia, regnando i signori e pontefici di Cordova in Mauritania, la restaurarono e ritornarono a migliore e piú nobile qualità e fortezza. E gli abitatori furno uomini molto ricchi e litterati e di guerra. Il contado è fertilissimo di grani e di frutti, ma per esser la città discosta dieci miglia dai monti, ha quasi penuria di legna: ma usano d'abbruciar carbone, qual fanno condurre in gran quantità da Harais, come abbiamo detto di sopra.
Negli anni ottocentoottantadue del medesimo legira, fu questa città d'improviso assaltata e presa da' Portogallesi, e tutti gli abitatori che si trovarono furon menati prigioni a Portogallo. Tra' quali fu Mahumet, che è oggidí re di Fez, il quale, allora fanciullo di sette anni, fu preso insieme con una sua sorella della medesima età, percioché in que' dí, il padre suo avendo ribellata la provincia di Habat, abitava in Arzilla. E poscia che fu ucciso Habdulac, ultimo re della casa di Marin, per mano di Esserif, che fu un gran cittadino di Fez, con l'aiuto del popolo, il detto popolo creò Esserif re. Venne dipoi un Saic Abra, per entrare in Fez e farsi egli re. Ma Esserif, per consiglio e discorso d'un suo maggior consiglieri, ch'era fratel cugino del detto Saic, lo scacciò adietro con gran vituperio.
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